NEWS - Maggio 2008
              
   29 Maggio 2008  Nuova data per i Cinghiali
   Old Cesena Rugby – Cinghiali del Setta
La partita di domani è stata rinviata a causa delle copiose piogge che hanno devastato il campo di Grizzana. Così l'incontro più atteso della stagione verrà giocato sabato 14 giugno.
       
   29 Maggio 2008  Maggio : il mese dell'Old Cesena Rugby Club
   Old Cesena Rugby – Cinghiali del Setta
L'attesissima partita di ritorno con i Cinghiali del Setta non ci sarà.
Per lo meno non nella data stabilita e già annunciata del 31 maggio. A causa della indisponibilità del campo l'incontro viene rimandato ad una data non ancora stabilita.
         
   27 Maggio 2008  Maggio : il mese dell'Old Cesena Rugby Club
    Old Cesena Rugby – Old Imola Rugby

Abbiamo messo in linea le foto dell'incontro. Nella sezione Photo Gallery > Old Cesena Rugby > Old Cesena vs Imola.
E sabato prossimo l'attesissimo incontro Cinghiali del Setta vs Old Cesena Rugby. Assicuriamo fin da ora ampia copertura video-fotografica.
         
   23 Maggio 2008  Maggio : il mese dell'Old Cesena Rugby Club
    Old Cesena Rugby – Old Imola Rugby 15 - 5   (p.t. 5 - 0)
Ritmo travolgente, pubblico numeroso, grande fair-play ed una serata gradevole: gli ingredienti indispensabili per una partita memorabile. Bella, intensa e corretta: una risposta a chi pensa che le partite fra Old siano un po’ patetiche. Qui i placcaggi sono veri, le ruck sono durissime e nessuno ti regala nulla: quando pensi di essere arrivato in meta, trovi sempre la manina che ti ferma, l’energumeno che ti blocca ad un metro dalla fatidica linea: in allenamento questo non capita mai. Potere delle partite: trasforma teneri padri di famiglia in vigorosi e temerari guerrieri, pronti a tutto per un metro in più di campo rubato all’avversario; pronti ad immolarsi nel placcaggio che può evitare la meta, ma che quasi certamente lo terrà dolorante fuori dal campo cinque minuti. E poi: pestoni, testate, “ganci” al collo. Proprio come in una partita vera. Perché queste sono partite vere.
 
All’Imola sconfitto va l’onore delle armi, perché una vittoria è più bella se c’è un degno avversario da battere. E gli avversari, coraggiosi ad imbarcarsi un viaggio di 50 km dopo un giovedì di lavoro, si presentano in sole 8 unità. Viene immediatamente deciso il traghettamento di otto giocatori, tra i quali il tecnico del Cesena Toto Magnani, sulla sponda imolese. E la sfida diventa anche fratricida, col risultato che risulta spettacolare per l’imprevedibilmente numeroso pubblico accorso allo stadio di Via Montefiore. Ora che le squadre sono fatte, si deve fare la partita.
 
Ci prova subito l’Imola che prova subito a mettere pressione ai padroni di casa, ma il Cesena è abilissimo a ribaltare la situazione: la mischia nera ruba palla in difesa, Farnedi apre subito ai trequarti e La Biunda è prontissimo a perforare la difesa rossoblu, sguarnita ed impreparata al blitz. 5-0 per il Cesena che sembra preludere ad una passeggiata, ma i conti si fanno sempre alla fine. I padroni di casa, galvanizzati dal vantaggio, pressano gli ospiti in modo a tratti asfissiante, ma l’eccesso di protagonismo di alcuni nonché l’eccessiva fretta nelle giocate causa numerosi “in avanti” che castrano puntualmente le pur belle iniziative d’attacco. Questo è più o meno il filo conduttore di tutto il primo tempo.

Nella ripresa si suona un’altra musica: l’Imola decide di uscire dal guscio e inizia a crescere. Il Cesena si fa sempre più spavaldo, ma sembra avere le polveri bagnate. Da una confusa azione di mischia a metà campo, nasce la meta degli ospiti: il mediano di mischia apre velocemente ai trequarti, abili nel due contro due. Meta bella e meritata, ma il pareggio sveglia il gigante che dormiva: il Cesena mette a segno nel giro di cinque minuti l’uno-due che stende l’Imola. Sempre da una situazione di mischia, il solito Farnedi apre su Legni, man of the match all’unanimità, che perfora come burro la stanca difesa ospite. E poco dopo Orazio Festa fa tutto da solo: prende palla, doppia finta che lascia sul posto due avversari e volata solitaria verso i pali della meta. Solo che decide di involarsi verso la bandierina. Rincorso da un solo imolese (del Cesena) inizia a fare ripetuti slalom che lo fanno scivolare. Tuttavia riesce a riciclare la palla a Ricci, che realizza la terza meta, quella del definitivo 15-5. Gli ultimi minuti sono tutti per gli ospiti, che sfiorano due volte la segnatura, sventata grazie a due generosi placcaggi ad un soffio dalla linea.
 
Finisce dunque con una vittoria per il Cesena una bellissima partita che non ha avuto nulla da invidiare a partite di serie C. Per il Cesena è la terza affermazione consecutiva: ora c’è l’attesissima trasferta sull’Appennino bolognese, nella tana dei “Cinghiali”, affamati di rivincita.

Agli amici di Imola va il ringraziamento di tutta la squadra degli Old e un ARRIVEDERCI A IMOLA.

Nico Guccione
 
       
   23 Maggio 2008  Maggio : il mese dell'Old Cesena Rugby Club
 Il 23 maggio del 1971 era una domenica caldissima e al mare la gente faceva gia´ il bagno. Nel campo dell´antistadio Dino Manuzzi pochi curiosi assistevano alla prima partita di rugby  mai giocata a Cesena. Si trattava di un triangolare di rugby a 8 disputato fra Pesaro, Rimini e Cesena.  Il Rugby Club Cesena era alla sua prima uscita ufficiale in casa; negli otto giorni precedenti la stessa formazione aveva giocato prima a Pesaro ed il giovedi´ a Rimini. Per i piu´ curiosi, il Cesena si classifico´ terzo. Attorno a quel piccolo nucleo di giocatori guidato da Alessandro Missori si formo´ la squadra che nell´autunno dello stesso anno comincio´ il suo primo campionato in Serie D.
Per questa ragione il maggio 1971 e´ una data da ricordare anche per gli Old Cesena e una volta di piu´ maggio e´ il mese dell´ Old Cesena Rugby Club.

         
   22 Maggio 2008  Maggio : il mese dell'Old Cesena Rugby Club
    Stasera alle 19:30 incontro tra Old Cesena Rugby ed
Old Imola Rugby.
Continua l´interesse della stampa locale per le vicende che riguardano il nostro club. Vedere in proposito un articolo uscito ieri sul Corriere Romagna . Nella nostra  Press Area.
           
   20 Maggio 2008  Al Ravenna il Torneo "Memorial Ra" 
Ravenna vs San Marino 17 - 0 
Rimini vs San Marino 14 - 0 
Ravenna vs Rimini 0 - 0
Classifica : Ravenna p. 6 (3 mete), Rimini p. 6 (1 meta), San Marino p. 0
Onore al San Marino che ha tenuto testa alle due squadre più esperte, il Ravenna si presenta in campo con una lunga panchina compreso l'ex allenatore Marzanati (che ha segnato la seconda meta ), ha faticato nel primo tempo con il San Marino la quale disponeva di una discreta mischia ben pesante, poi nel secondo tempo l'esperienza si è fatta valere. Il Rimini presenta un terzo dell'Under19 oltre che la giocatrice Diletta come talloner, con il San Marino ci si appoggia ai calci di Romano (3 su 4) e alla meta di Mangianti arrivata dopo l'entrata del coach Leo (che in quel momenti giocava mediano di mischia). La partita più intensa è stata fra le due rivali di sempre, stesso livello e tutte e due con gioco intenso e voglia di vincere; un calcio piazzato sbagliato per ambidue e tante occasioni che comunque ha dato spettacolo ai spettatori presenti. Bella giornata di fine campionato e un terzo tempo a salsicce che onora sempre in terzo tempo.
fonte: rimini rugby
               
   19 Maggio 2008    Serie B - Stagione 2008-09
  Con il Romagna, che giochera´ anche il prossimo anno in Serie B, avremo la possibilita´ di vedere il Gran Parma, appena promosso dalla C.
Il Gran Parma e´ allenato da quel Daniele Tebaldi che due anni fa accompagno´ anche il Cesena dalla C alla B, affiancando in panchina il nostro Massimo "Toto" Magnani.
Vedremo anche il Modena ed il Reggio Emilia, ahime´ retrocessi dalla Serie A.
La Reno ha ancora qualche speranza ma deve affrontare alcuni spareggi a livello nazionale assieme ad altre 16 squadre che si giocano gli ultimi quattro posti disponibili per la B.
             
   19 Maggio 2008  Maggio : il mese dell'Old Cesena Rugby Club
    Giovedi´ 22 maggio  gli Old  Imola Rugby sfidano per la prima volta i Galli di Obelix. L´appuntamento e´ per le ore 19:30 al campo di via Montefiore. Per i padroni di casa si tratta di un test molto importante, che precede l´attesa trasferta sull´Appennino bolognese per la partita contro i Cinghiali del Setta, in programma per sabato 31 maggio.
         
   19 Maggio 2008    Serie B - PLAY OFF
  Rugby Mirano 1957 – Romagna RFC  15 - 17  (p.t. 3 - 7)
Finisce alle sei del pomeriggio il sogno del Romagna. Il sogno dura circa venticinque minuti, dalla prima meta di Roccuzzo alla reazione brutale del Mirano: sino a quel momento il Romagna, sebbene in inferiorità numerica, stava giocando bene e conduceva 14-3. Il sogno sembrava possibile, ma uno scatenato Simionato, entrato nella seconda frazione di gioco, spegne anche l’ultima speranza: al Romagna non basta un Daniel Roccuzzo incontenibile, autore di tutti i 17 punti dei romagnoli. Resta la soddisfazione per la vittoria comunque ottenuta, che però accresce il rammarico per quello che è stato sbagliato a Cesena.
Nonostante la giornata uggiosa, allo stadio miranese accorrono oltre 500 scatenati sostenitori: forti di un vantaggio di 26 punti, per i bianconeri di casa la partita è poco più che una formalità. A complicare le cose per i ragazzi di Ruffolo ci pensa ancora una volta la scarsa disciplina: al 20’ viene espulso definitivamente Ambrosino; dieci minuti più tardi è Ievolella, alla sua ultima partita da giocatore, a prendersi un giallo.
Dal fallo di quest’ultimo nasce il vantaggio dei padroni di casa: Carayol centra i pali e sblocca il punteggio. Il Romagna, nonostante la doppia inferiorità numerica, non fa una piega ed anzi inizia a schiacciare gli avversari nella propria metà campo. L’eccesso di sicurezza gioca un brutto scherzo ai miranesi, che a sei minuti dal riposo, incassano la prima meta: il merito è di Daniel Roccuzzo, abile ad infilarsi nella difesa veneta. Il tempo si chiude con il Romagna in vantaggio.
La ripresa vede il Romagna spingere ancora di più: non sembra nemmeno essere in inferiorità numerica. Al 9’ un brivido corre dietro la schiena dei 500 sostenitori bianconeri: Daniel Roccuzzo varca la linea di meta per la seconda volta e a quel punto il Romagna è sul 14-3. La rimonta non sembra più impossibile.
Il tecnico veneto decide di correre ai ripari, mettendo in campo forze fresche. Numerosi cambi effettua anche Ruffolo per i giallorossi. Il Mirano capisce che la partita sta prendendo una brutta piega. Comincia a sfruttare il vantaggio numerico e soprattutto la potenza e l’organizzazione della sua mischia, decisamente l’arma in più per i veneti. Forse stanco, forse logorato dagli attacchi, sta di fatto che al 19’ Simionato finalizza la spinta della propria mischia e segna la meta che spegne definitivamente le speranze di serie A per il Romagna. I giallorossi sono sulle ginocchia, ma tengono molto bene il campo: decisamente meglio che all’andata. Ciò nonostante, al 32’ è costretta ancora alla resa, sempre sotto la spinta della mischia, in meta ancora con Simionato.
Tre minuti più tardi Daniel Roccuzzo centra i pali, regalando ai galletti l’ultima vittoria di un campionato comunque memorabile.

MIRANO: Negrato, Busetto, Campagnaro, Abramo (40' st Mirate), Anzeliero, Carayol, Tomaello (2' st Busatto), Dabal (2' st Simionato), Pasqualetto (23' st Albertini), Agostini, Stocco (17' st Comelato), Zornetta, Bressanin (40' st Chizzali), Bincoletto (17' st Tonellotto), Pesce. All. Pivetta.
ROMAGNA: Cavaglieri, Babbi (dal 1’ st Cirelli), Borsani, Gianesini, Luci, Roccuzzo J. (dal 10’ st Soldati), Roccuzzo D., Scozzatti (dal 30’ st Lucchi), Fantini, Ievolella (dal 10’ st Montanino), Turroni, Zompanti (dal 25’ st Magnani), Ambrosino, Cossu E., Cossu S. (dal 28’ st Molino). A disp.: Gollinucci. All. Ruffolo
Marcatori: primo tempo: 30’ c.p. Carayol, 34’ meta e tr. Roccuzzo D. Secondo Tempo: 9’ meta e tr. Roccuzzo D., 19’ meta Simionato, 32’ meta Simionato (tr. Carayol), 35’ c.p. Roccuzzo D.
Arbitro: sig. Bono di Brescia
Note: 20’ pt espulso Ambrosino, 30’ pt cartellino giallo Ievolella, 40’ st Bincoletto
Terreno scivoloso, spettatori 500 circa
 
Nicola Guccione
                 
   15 Maggio 2008    Serie B - PLAY OFF
   Ottanta minuti alla fine della stagione
Mancano 4 giorni alla fine del campionato di serie B: gli ultimi ottanta minuti decideranno quali sono le quattro squadre che giocheranno in serie A nella prossima stagione. Quasi tutte le finali sono state caratterizzate da un grande equilibrio nel punteggio, tranne una: proprio quella che tra Romagna e Mirano. Eppure, nonostante la maggior parte degli osservatori dia oggettivamente pochissime chances di promozione ai galletti, a parere di chi scrive la contesa è ancora aperta. E i motivi sono tanti.
 
Primo: il Romagna non ha sbagliato partita, ha sbagliato approccio alla gara, che è un aspetto molto diverso. Senza nulla togliere al Mirano, squadra le cui doti abbiamo ammirato domenica scorsa e che è parsa degna del gran salto, il Romagna visto nella prima finale non può sbagliare più di quello che ha sbagliato domenica.

Secondo: i ragazzi di Ruffolo sono stati forse eccessivamente caricati di responsabilità, dopo aver giocato un’intera stagione da outsider. Ed è lecito pensare, o almeno sperare, che rientrati nei ranghi di squadra “sfavorita” (o addirittura di “spacciata”), diano ora il meglio di se'.

Terzo: come si diceva, l’impostazione in campo non è stata sbagliata e questo non per difendere le scelte del tecnico. La squadra è stata chiamata a fare esattamente le cose che ha fatto per tutta la stagione: solo che vuoi per la comprensibile emozione, vuoi per la bravura dell’avversario, le giocate non hanno avuto lo stesso esito di altri match più fortunati. Ecco, forse la fortuna non esiste, ma se alcune palle cadute in avanti fossero rimaste in mano, forse racconteremmo un'altra finale. La sensazione che si è avuta è che l’avversario, sebbene fosse più blasonato e incutesse timore per il semplice fatto di aver vinto il girone del Veneto - da sempre il meglio del rugby italiano – fosse decisamente alla portata dei romagnoli.
 
Ma occorre essere realisti.
 
La finale di ritorno che si appresta a giocare il Romagna è tutta in salita. Perché a Mirano troveranno un ambiente euforico: e con l’entusiasmo si gioca meglio. Perché il punteggio da rimontare è impresa a dir poco improba. E perché comunque i bianconeri sono apparsi davvero solidi in difesa e nel gioco chiuso: difficile pensare ad un tracollo.
 
Ma se il Romagna indovinasse i primi venti minuti, come spesso è successo in questa stagione, magari infilando due mete senza subirne: bè, a quel punto la pressione sarebbe tutta addosso ai veneti e forse la stessa paura di vincere che ha attanagliato i galletti domenica scorsa, stavolta accompagnerebbe i padroni di casa. Ed è difficile rimboccarsi le maniche e cercare di vincere una partita che si sta mettendo male, quando scendi in campo pensando solo a fare una passerella trionfale: Inter docet.
Ma queste sono solo chiacchiere e sogni di chi ha osservato ed ammirato una signora squadra per tutta la stagione e che ha visto sprecare una grandissima occasione contro un avversario sì forte, ma non trascendentale.
 
Entrando nel dettaglio tecnico della sfida, sempre a parere di chi scrive, ci sarebbero alcune cose da rivedere.

La mischia: non ha mai indietreggiato per tutta la stagione ma in finale, nonostante abbia sacrificato un uomo in mezzo al campo per appesantire il pack, è indietreggiata in più occasioni. La conquista dell’ovale nelle mischie chiuse è fondamentale, ok, ma ancora più fondamentale è avere una mischia dinamica che segue il gioco dei trequarti e che lo supporta. Solo due o tre avanti hanno avuto questo approccio. E giocare in 14 solo per avere un uomo pesante in mischia è forse controproducente. Inoltre il gioco del Romagna, sebbene sia ispirato proprio dalla potenza del pack, trova la sua migliore concretizzazione nelle giocate veloci “dentro” la difesa ospite. E per realizzare occorre, appunto, una mischia molto mobile.

Le touche. Nelle ultime partite della stagione regolare si è cominciato a intravedere un brutto atteggiamento degli uomini di mischia nelle rimesse: non attaccano più gli avversari. Domenica scorsa, se non sbaglio, non si è conquistata nemmeno una touche avversaria, mentre ne è stata addirittura persa qualcuna. In determinate situazioni, attendere l’avversario sul posto per evitare una maule che faccia conquistare metri decisivi – pensiamo ad una touche dai 5 metri – è giusto perché non avendo la certezza di riconquistare l’ovale, il rischio di una meta è altissimo: e quindi si aspetta che l’ovale venga conquistato dagli avversari per contrastarli con la mischia già organizzata per farlo. Ma non attaccare le touche degli avversari a metà campo o, peggio, nei loro 22 metri, significa dargli oltre alla certezza del gioco, anche la possibilità di impostare la giocata che reputano necessaria. Di contro, attaccare le touche, significa mettere pressione ai loro saltatori e rendere più difficili le giocate veloci col mediano di mischia, nonché costringerli ad improvvisare.

La difesa. Sembra elementare, ma la difesa deve salire. Se non si aggrediscono quei due tre metri agli attaccanti avversari, questi giocano come vogliono, vedono “i buchi” nella difesa ed hanno anche il tempo di decidere dove passare la palla.
Le aperture. E’ indubbio che la mischia veneta abbia messo in seria apprensione quella romagnola, ma quando una ruck non è ancora del tutto conquistata, la palla non deve uscire: a costo di rallentare il gioco. Il rischio di raccolte di palla laterali, di “in avanti”, di mani nelle ruck o peggio di “tenuto” quando i sostegni sono in ritardo (tutti episodi verificatisi domenica e puntualmente sanzionati dall’arbitro) è altissimo. Prima di avventurarsi nella difesa ospite occorre accertarsi di avere sostegni: nel rugby, si sa, da solo non vai da nessuna parte. E allora, pulizia, palla chiara e solo allora farla uscire. Altrimenti si vedranno altri palla-e-uomo, come domenica.

La disciplina. Tralasciando l’episodio forse decisivo di Daniel Roccuzzo già raccontato, proprio non si capisce perché una squadra che ha fatto del sangue freddo e della disciplina una delle sue peculiarità, abbia concesso così tanto agli avversari. I bianconeri sono sembrati a loro agio nel gioco sporco e chiuso. Il Romagna ha un gioco più arioso: deve far correre le sue ali, forse meno pesanti, ma decisamente più estrose di quelle venete.
 
Naturalmente, tutte queste considerazioni, del tutto personali, sono ovvietà che non saranno certamente sfuggite al tecnico romagnolo. Chi le scrive è perché, nonostante tutto, pensa ancora che i giochi non siano chiusi. Lo saranno domenica sera.
 
In una sola frase: ROMAGNA, CI DEVI PROVARE.
 
Nicola Guccione
           
   12 Maggio 2008    Serie B - PLAY OFF
Se il Romagna avesse giocato come nel girone d’andata. Se il Romagna non fosse entrato in campo sopraffatto dall’emozione. Se il Romagna avesse giocato da Romagna…
La finale dei se, la finale di quello che poteva essere e non è stato. Ci provano i ragazzi di Ruffolo, eccome se ci provano, ma sono stranamente confusi, si lasciano coinvolgere nel marasma del gioco chiuso, cercando troppo affrettatamente le aperture ai trequarti, che si trovano spesso palla e avversario addosso. Finisce 32-6 per il Mirano, ma poteva anche starci un punteggio più pesante per il peggior Romagna della stagione, che stecca proprio la partita più importante.
Si dirà che comunque era qualcosa in più questa finale, qualcosa che non intacca i progetti societari, ma sprecare un occasione così in questo modo fa male. I veneti non rubano nulla: non sono sembrati nulla di trascendentale. Una buonissima squadra, potente in mischia e molto incisiva al largo, ma decisamente inferiore, per dirne una al Viadana: ecco, forse sarebbe bastata una prestazione come quella giocata nel secondo tempo contro i lombardi a far parlare di un’altra partita. Ma i bianconeri hanno avuto quello che non ha avuto il Romagna: la convinzione di vincere. Peccato.
Comincia bene il Romagna, che al 7’ si porta in vantaggio grazie al piede di Daniel Roccuzzo. Risponde Carayol per gli ospiti sempre dal piede e la partita scivola su un sostanziale equilibrio, anche se il Romagna, in superiorità numerica per l’espulsione temporanea del rumeno Cioriciu, sembra subire la pressione avversaria. Al 25’ da un’insistita azione della mischia nasce la prima meta dei veneti: nonostante tutto i galletti sembrano ancora in partita: ma le ali sprecano incredibili occasioni e si perde il conto dei passaggi in avanti. Spesso è addirittura l’ultimo passaggio, quello decisivo ad essere clamorosamente sbagliato: il Mirano ringrazia e varca ancora la linea di meta al 35’ con Busetto e stavolta in mezzo ai pali. Il contraccolpo psicologico è pesante: i romagnoli sono sotto 15-3 e sembrano frastornati dal caldo e dal chiassoso seguito di tifosi veneti (davvero simpatici e molto ben organizzati). Il calcio in mezzo ai pali di Daniel Roccuzzo (prodezza da 45 metri, controvento) è solo un brodino: la terza meta in chiusura di tempo dei veneti lascia poche speranze ai galletti.
Si ricomincia dal 22-6 e un in avanti volontario di Ambrosino che salva una meta fatta, costa ai romagnoli l’inferiorità numerica, che frustra le possibilità di recupero. Ma è al 23’ che si registra il vero episodio chiave di questa prima finale. Da una ruck esce una palla sporca che Daniel Roccuzzo, il migliore dei “rossi” insieme ad un ispirato Scozzatti, porta verso la linea di touche e che passa ai sostegni interni, che s’involano praticamente indisturbati verso la prima meta romagnola, ma lo stesso Daniel subisce un placcaggio fuori tempo e l’arbitro lascerebbe anche giocare il vantaggio se l’argentino non rifilasse una gomitata al suo avversario: quindi, gioco fermo e calcio di punizione per il Mirano. E su un grossolano errore delle ali romagnole parte l’azione che ispira la quarta meta ospite, quella del bonus, quella che li proietta quasi certamente in serie A. Cinque minuti dopo arriva anche la gloria per Campagnaro e per il Romagna è notte fonda. Il forcing nei sei minuti di recupero non produce nulla per i romagnoli, a secco di mete e di punti nella ripresa.
Il Mirano vince dunque 32-6 e raccoglie più di quanto valga realmente, ma almeno ha giocato come si gioca una finale: cinica, concreta, pragmatica, essenziale. In poche parole: ha giocato per vincere.
Per il Romagna, ora, parlare di finale di ritorno in salita è forse addirittura esagerato: sarebbe un vero miracolo se avvenisse qualcosa di diverso dal Mirano in serie A. Tuttavia, l’unica speranza alla quale tecnico e giocatori si devono tenere aggrappati, è che peggio di così non possono giocare e quindi, forse, qualcosa può ancora accadere.  
         
  12 Maggio 2008   La domenica rugbystica
          

SERIE B – PLAY OFF

CAMMI CALVISANO -  COLLEFERRO : 23-22  (4/1)
ROMAGNA  -  MIRANO : 06-32  (0/5)
CUS VERONA  -  ARIX VIADANA : 20-31 (0/4)
SAN GREGORIO - AMATORI MILANO:  23-18 (5/1)
 
SERIE B – GIRONE 2
RIETI VINCE LO SPAREGGIO COL CUS FERRARA : 32 - 15
Rieti rimane in Serie B e Cus Ferrara retrocede.


Serie C - PLAY OFF
Gran Sasso - Tirreno : 14 -12   
Rugby Pesaro - Gran Parma : 22 - 18

Finale fra Gran Parma  e U.R. Tirreno da disputarsi il 18 maggio.

 Under 17
 Reno Bologna - Edera Forli' : 22 - 29
 
 Under 15
 Pieve  - Edera Forli' : 34  - 10
        
 11 Maggio 2008   Nuova vittoria dell'Old Cesena Rugby 
    Aggiunte nuove foto e le immagini dei giocatori.
Sezione Photo Gallery, poi Old Cesena Rugby ed infine Old Cesena Pesaro parte 2.
             
   11 Maggio 2008    Serie B - PLAY OFF
  Romagna RFC – Rugby Mirano 1957  6-32 (p.t. 6-22)

Romagna
: Cavaglieri, Borsani, Gianesini, Luci, Gollinucci, Roccuzzo J., Roccuzzo D., Scozzatti, Fantini (dal 13’ al 19’ st Cossu S.), Cirelli, Zompanti, Montanino, Ambrosino, Cossu E., Turroni. A disp.: La Rosa, Ievolella, Magnani, Soldati, Lucchi, Babbi.

Mirano: Negrato, Busetto, Campagnaro, Saggiorato (dal 19’ st Busatto), Anzeliero, Carayol, Tomaello, Dabalà, Cioriciu, Agostini, Stocco, Zornetta, Bressanin, Bincoletto (dal 1’ st Albertini), Pesce. A disp.: Tonellotto, Pasqualetto, Mirate, Comelato, Simionato.

Arbitro
: sig. Baldo (Rovigo)

Marcatori: Primo tempo: 7’ c.p. Roccuzzo D., 12’ c.p. Carayol, 25’ meta Bressanin, 35’ meta Busetto (tr. Carayol), 37’ c.p. Roccuzzo D., 40’ meta Campagnaro (tr. Carayol).
Secondo Tempo: 29’ meta Agostini, 32’ meta Campagnaro.

Note: Espulsioni temporanee: 9’ pt Cioriciu, 7’ st Ambrosino, 23’ st Roccuzzo D. e Busatto.

Spettatori: 500 circa (200 da Mirano)

 
              
 10 Maggio 2008   Nuova vittoria dell'Old Cesena Rugby 
    E' terminato con un'altra vittoria dei padroni di casa questo incontro con i temibilissimi e gloriosi kiwi di Pesaro, reduci dai successi francesi di Avignone. Giornata perfetta, clima favoloso e grande agonismo oggi al campo di via Montefiore.
La prestazione dei cesenati ha messo in luce evidenti miglioramenti nel gioco collettivo e livelli di forma nei singoli davvero sorprendenti.
Fra tutti in grande evidenza Fausto Cossu, La Biunda e Filo Martini autore di due mete.
Nei prossimi giorni si decidera' per un incontro serale a metà settimana, prima dell'attesa trasferta in casa dei Cinghiali del Setta il prossimo 31 maggio.
Una prima parte di foto sono già disponibili nella sezione Photo Gallery.
       
  8 Maggio 2008  Maggio : il mese dell'Old Cesena Rugby Club
   Sabato 10 ore 17:00

Dopo circa due anni dal primo incontro, gli Old  Pesaro  Rugby  tornano  a Cesena  per  un'altra avvincente partita  contro i Galli di Obelix. 
E naturalmente al termine della sfida l'immancabile, fastoso e festoso
terzo tempo all'insegna dell'amicizia, dell'allegria e di gustosi apporti enogastronomici.

Gli Old Cesena invitano tutti, atleti ed amici, ad unirsi alla brigata per continuare l'evento fino a notte tarda.

Comunicazione di servizio per  gli Old Cesena:  Siete tutti convocati per l'allenamento ed il briefing di giovedi  8 maggio;  nessuna  assenza  sarà giustificata.

N.B: Sabato 31 maggio c'e' la partita in trasferta con i Cinghiali.
                   
   8 Maggio 2008    Serie B - PLAY OFF
  -3 alla finale
 
 
A Cesena è tutto (o quasi) pronto per la storica prima finale che il Romagna giocherà per l’accesso in serie A. Trapiantata a Cesena per motivi logistici - lo stadio del rugby cesenate è il migliore di tutta la Romagna - per la giovane realtà rugbistica romagnola le finali sono un traguardo assolutamente inopinato ad inizio stagione, ma non per questo immeritato. I ragazzi di Ruffolo hanno dimostrato, partita dopo partita, di strameritare tanto la finale quanto l’appellativo di “squadra-rivelazione”. Ai nastri di partenza del campionato di serie B, il lotto delle favorite alla finale per il girone 2 era più o meno Viadana/Capitolina/Avezzano, più qualche outsider come Viterbo, Pieve o Mantova. Ma i galletti hanno mostrato il piglio ed il più volte menzionato cinismo, proprio delle squadre che sanno il fatto loro e che hanno in mente in ogni match, oltre alla singola vittoria, anche al grande obiettivo: un posto tra le grandi. Per questo, anche nelle situazioni più spinose hanno dimostrato grande freddezza e pragmatismo: come nella partita ad Arezzo, quella che è ha dato al Romagna la certezza dei play-off, dove per 80 minuti si è assistito ad un gioco anti-sportivo dei toscani non sanzionato dall’arbitro, che avrebbe anche potuto sfociare in reazioni inconsulte dei romagnoli. Ma anche in quell’occasione, come in tutto il torneo, i ragazzi hanno avuto in mente solo una cosa: vincere. E la convinzione dei propri mezzi, cresciuta domenica dopo domenica, ha cementato gioco e determinazione nella ricerca dell’obiettivo finale: appunto i sospirati e meritati play-off.

Inutile cercare prime donne in questa squadra, che sa quando attaccare e quando deve alzare le barricate; sa vincere e sa trarre tesoro dalle sconfitte anche da quelle che bruciano: tra queste, più di tutte le altre, torna alla memoria lo stop interno col Mantova, partita che si poteva e si doveva vincere e che invece, per peccati di presunzione, si è clamorosamente sprecata. Da lì è ripartito il gruppo, forse più determinato di prima.
Ed è altrettanto inutile cercare punti deboli o segreti particolari per scardinare la difesa: la squadra non è invulnerabile ed anzi è piena zeppa di punti deboli, come tutte le altre del resto. Si è detto in più occasioni che la squadra non è uno schiacciasassi, di quelle per intenderci che ti asfissiano, ti spingono nella tua metà campo e non ti lasciano mai la palla in mano. Il Romagna lascia giocare e anche molto. Le squadre venute a Cesena si sono divertite, hanno sempre avuto la sensazione di aver giocato un gran match: ma alla fine tutte, incredule, guardando il tabellone si sono chieste “ma allora perché abbiamo perso?” La risposta sta tutta nella grande capacità delle furie rosse di andare nella metà campo ospite e di tornarvi solo dopo aver realizzato punti. Ed è forse questo l’unico “segreto” del successo di questa squadra: la pervicacia con la quale vengono affondati gli attacchi, che fase dopo fase, costringono l’avversario alla resa.


L’avversario di scena al “Montefiore” sarà il Rugby Mirano, vincitore del girone 3, quello delle Venete: in assoluto il girone più forte e più competitivo. A onor del vero, la squadra migliore del girone è stato il Verona, penalizzato di 8 punti per non aver schierato tutte le giovanili, punti che le avrebbero consentito di vincere il girone e che ora dovrà vedersela con il favoritissimo Viadana/Formigine: ma i veneziani meritano comunque tutto il rispetto che si conviene ad una “Veneta”, la regione di riferimento per il movimento rugbistico italiano. Le due finaliste hanno sbaragliato la concorrenza di signore squadre come Petrarca Padova (le riserve della squadra in Super 10), Riviera del Brenta e Paese. La squadra pare in ottima forma e potrà contare anche sul calore di una cinquantina di suoi tifosi. Il Mirano ha dato pochissimi segni d’incertezza nel suo percorso verso i play-off sebbene, nelle due partite giocate in primavera contro le due più immediate inseguitrici, abbia raccolto un solo pareggio (15-15 col Riviera), perdendo pesantemente 31-6 contro il Verona. Come peraltro il Romagna, che nel girone di ritorno ha perso con tutte e quattro le squadre di vertice.
Ma discorsi statistici a parte, sebbene nei siti specializzati (www.rugby.it) qualcuno dia qualche chances ai galletti, pronosticando una sua vittoria nella prima finale, i favoriti per la promozione in serie A restano i veneti: il destino del Romagna, mai favorita, ma sempre pronta a stupire.

Nicola Guccione   
             
  7 Maggio 2008   Serie B - PLAY OFF
 Domenica 11 maggio - Ore 16:30
CAMMI CALVISANO 
ROMAGNA
CUS VERONA
SAN GREGORIO
 COLLEFERRO
 MIRANO
 MONTEPASCHI VIADANA
 AMATORI MILANO
La partita di ritorno si terrà domenica 18 maggio
Domenica 11 ci sarà anche lo spareggio fra Cus Ferrara - Rieti Rugny 1961 per evitare la retrocessione. Partita secca sul campo neutro di Prato. In campionato il Rieti ha battuto il Cus Ferrara in entrambi gli incontri. 
         
  5 Maggio 2008   Gli Old Cesena per i bambini bielorussi
Baseball Godo di Russi, Basket Solsonica ed altre società di pallacanestro, il Cesena Calcio, il Mantova e altre squadre indosseranno nel riscaldamento pre partita del 10 maggio le maglie che recano la scritta
Italia-Bielorussia, facciamo vincere i bambini

Invitiamo  tutti i dirigenti che ci leggono ad aderire e a sostenere questa iniziativa che ben si sposa con gli ideali del rugby.
       
  4 Maggio 2008  Serie B - Play Off
 La societa' Rugby Mirano ha organizzato un pullman per seguire la squadra nella trasferta di CESENA del 11 Maggio 2008. 
           
  4 Maggio 2008   La domenica rugbystica
      
SERIE B – GIRONE 2
Isa Prime Viterbo - Rieti Rugby : 17-20 
Classifica:
Arix Viadana 95; Romagna 82; Almaviva Capitolina 69; Mantova 68; Avezzano 66; Ova 63; Viterbo 55; Cus Perugia 38; Arezzo 34; Cus Ferrara e Rieti 30; Abruzzo 11.
TRA CUS FERRARA E RIETI SI VA ALLO SPAREGGIO
Per determinare l’ultima squadra che retrocederà in serie C bisognerà attendere la gara di spareggio tra il Cus Ferrara e il Rieti.
fonte FIR

Serie C - PLAY OFF
Lyons Amaranto - Pesaro Rugby :  19 - 3
Reno Rugby - Gran Sasso :  47 - 7

 Under 20
 A  Parma il GRAN PARMA (1a class. Girone 2) batte il COLORNO (vincente Trofeo degli Appennini) col risultato di  31 a 12.
Con questa vittoria il Gran Parma entra nelle semifinali assieme a  Benetton Treviso, Giunti Firenze  e Almaviva Capitolina per l’assegnazione del Titolo di Campione d’Italia Juniores 2007/2008, partita in programma domenica 25 maggio a Fontanafredda (Pordenone).   

 Under 17
 Formigine - Edera Forli' : 14 - 24
 
 Under 15
 Colorno - Edera Forli' : 19 - 19
 Progr.Castelmaggiore  - Cesena : 0 - 5

           
   2 Maggio 2008  Maggio : il mese dell'Old Cesena Rugby Club
    Sabato  10  maggio  gli Old  Pesaro  Rugby  tornano  a  Cesena  per  un'altra avvincente partita  con  i Galli di Obelix. Per gli appassionati di questo sport il divertimento potrebbe essere anche doppio grazie alla probabile presenza anche degli Old di Imola, ma questo è ancora da confermare. Sicuro è invece il consueto e fastoso terzo tempo all'insegna dell'amicizia, dell'allegria e di gustosi apporti enogastronomici.

Comunicazione di servizio per  gli Old Cesena:  Siete tutti convocati per l'allenamento ed il briefing di giovedi  8 maggio;  nessuna assenza  sarà giustificata.
                  
     
  1 maggio 2008  SABATO A ROVIGO IN SCENA IL RUGBY OVER 35
Organizzato da "I Veci del Rugby " di Rovigo, con la collaborazione di Rugby Rovigo, Monti, Club Milani, Comune e Provincia di Rovigo, sabato 3 maggio presso lo Stadio Battaglini sarà celebrata la settima edizione del torneo internazionale di Rugby over 35 "Città di Rovigo". Parteciperanno 23 squadre, tra cui una selezione scozzese ed i francesi del Bordeaux. Nei tre campi dello stadio si giocheranno, dalle ore 14,00 alle ore 19,00, partite a tempo unico di 20 minuti iniziando da Rovigo - Bordeaux (campo 1), Torino - Perugia (campo 2) e Udine - Lazio (campo 3) per un totale di 35 incontri.

In allineamento ai regolamenti internazionali, che non prevedono per il rugby over 35 alcuna iniziativa agonistica, non è prevista una graduatoria finale ma nel rugby old sono previste alcune variazioni rispetto al regolamento ufficiale; la più evidente riguarda la mischia ordinata. Non è infatti possibile per i due pack effettuare la spinta nel momento dell'introduzione e le terze linee non si possono slegare sino alla raccolta della palla da parte del mediano di mischia.
A fine torneo gli oltre 600 partecipanti si ritroverranno a cena per le premiazioni. L'ingresso sarà gratuito ed i proventi derivanti dai punti di ristoro andranno in beneficenza all'associazione onlus cui fanno capo gli old rodigiani. I proventi ricavati dalle precedenti edizioni hanno permesso di realizzare un piccolo acquedotto in Perù a beneficio degli abitanti di un piccolissimo paesino delle Ande.
Queste le formazioni partecipanti: Rovigo, Bologna, Bordeaux, Mirano, Selezione Scozia, Anzio, Rho, Milano, Udine, Genova, Lazio, Firenze, Belluno, Livorno, Valsugana, Longobardi Milano, Torino, Treviso, Perugia, Sesto, Monfalcone, Vicneza, Villa Pamphili Roma, Petrarca Padova. (M.O.)